Roma, santa e dannata Streaming
15:05, 29-11-2023Roma, santa e dannata streaming ITA
Roberto D'Agostino e Marco Giusti partono per un viaggio nella notte romana alla scoperta dell'anima e la storia della Città Eterna. Come Dante e Virgilio, oppure Ric e Gian e Tomas Milian e Bombolo vanno alla ricerca del volto più intimo e sorprendente di un labirinto di rovine unico al mondo che ha mantenuto nei secoli la sua identità. E in questo percorso nell'oscurità, attraversando le strade di Borgo Pio e navigando col barcone sul Tevere, incrociano romani di nascita e di adozione come Carlo Verdone, Vladimir Luxuria, Enrico Vanzina, Sandra Milo, Vera Gemma, Massimo Ceccherini, Carmelo Di Ianni e Giorgio Assumma.
La grande bellezza. Nella notte. Ci sono più paternità, anime, vite che s'incrociano in Roma, santa e dannata.
Con la regia e la fotografia di Daniele Ciprì e la presenza di Paolo Sorrentino come produttore creativo, si viene guidati da Roberto D'Agostino e Marco Giusti in un viaggio denso, pieno di fantasmi che riaffiorano, di luoghi mitici da locali come il Number One, il Piper e il Muccassassina o ristoranti come Il matriciano.
Proprio nell'oscurità la Città Eterna mostra la sua identità più nascosta, rivela doppie vite, vizi, maschere, lati oscuri. Ritornano le pagine della sua Storia recente dalla contestazione di Bettino Craxi davanti all'Hotel Raphaël del 1993 ad Alberto Sordi sindaco per un giorno.
Ma riaffiorano anche le pagine di Ennio Flaiano in "Un marziano a Roma" e la presenza dello scrittore francese Stendhal che amava Roma alla follia. In questo percorso reale e immaginario, con D'Agostino e Giusti che navigano sul Tevere e che sembrano usciti da un girone della "Divina Commedia" di Dante, emergono una quantità sterminata di aneddoti che sono il cuore pulsante di Roma, santa e dannata e in linea con la cifra giornalistica di Dagospia che rappresenta la traccia più interessante di questo lavoro.
Ed è proprio il rapporto di Roma con il potere è uno degli elementi che affascina D'Agostino, che parla di Gianni Agnelli (forse è un po' fuori tema la famosa intervista ad Alberto Sordi di Mike Bongiorno sul pranzo striminzito a casa dell'Avvocato), di Silvio Berlusconi ("l'unico milanese che si è romanizzato") e soprattutto nella parata ai cortei funebri. A Roma infatti non c'è niente di più vivo di un funerale e quella parata di personaggi famosi sembrano uscire proprio da un film di Sorrentino.
La grande bellezza. Nella notte. Ci sono più paternità, anime, vite che s'incrociano in Roma, santa e dannata.
Con la regia e la fotografia di Daniele Ciprì e la presenza di Paolo Sorrentino come produttore creativo, si viene guidati da Roberto D'Agostino e Marco Giusti in un viaggio denso, pieno di fantasmi che riaffiorano, di luoghi mitici da locali come il Number One, il Piper e il Muccassassina o ristoranti come Il matriciano.
Proprio nell'oscurità la Città Eterna mostra la sua identità più nascosta, rivela doppie vite, vizi, maschere, lati oscuri. Ritornano le pagine della sua Storia recente dalla contestazione di Bettino Craxi davanti all'Hotel Raphaël del 1993 ad Alberto Sordi sindaco per un giorno.
Ma riaffiorano anche le pagine di Ennio Flaiano in "Un marziano a Roma" e la presenza dello scrittore francese Stendhal che amava Roma alla follia. In questo percorso reale e immaginario, con D'Agostino e Giusti che navigano sul Tevere e che sembrano usciti da un girone della "Divina Commedia" di Dante, emergono una quantità sterminata di aneddoti che sono il cuore pulsante di Roma, santa e dannata e in linea con la cifra giornalistica di Dagospia che rappresenta la traccia più interessante di questo lavoro.
Ed è proprio il rapporto di Roma con il potere è uno degli elementi che affascina D'Agostino, che parla di Gianni Agnelli (forse è un po' fuori tema la famosa intervista ad Alberto Sordi di Mike Bongiorno sul pranzo striminzito a casa dell'Avvocato), di Silvio Berlusconi ("l'unico milanese che si è romanizzato") e soprattutto nella parata ai cortei funebri. A Roma infatti non c'è niente di più vivo di un funerale e quella parata di personaggi famosi sembrano uscire proprio da un film di Sorrentino.